La salute all’epoca della crisi. In Università Cattolica denunce e proposte su un nuovo welfare

23 novembre 2010

La salute all’epoca della crisi. In Università Cattolica denunce e proposte su un nuovo welfare

Condividi su:

«La crisi ‘morde' sempre più duramente, ma rappresenta anche un'occasione preziosa per ripensare la sanità nel suo complesso, non solo nel tentativo di tamponare falle e sprechi di sistema, ma soprattutto in vista della proposta di nuove priorità di intervento, alla luce di una consapevole e condivisa idea di cittadinanza». È questo il convincimento del prof. Adriano Pessina, direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell'Università Cattolica, che, in collaborazione con la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico "C. Besta" di Milano, promuove il Convegno Il valore salute e la crisi economica, presso la sede di Roma dell'Ateneo del Sacro Cuore (Centro Congressi Europa, Largo F. Vito 1) giovedì 25 novembre 2010, dalle ore 9.

Se il welfare sanitario italiano costituisce ancora un modello valido, occorre non perderne l'identità profonda, basata su ideali e reti di esperienze sociali ben radicate. Piuttosto è urgente far sì che sempre più dialoghino e si confrontino le energie migliori del mondo accademico e della ricerca scientifica, insieme con quelle delle associazioni di malati e familiari, oltre all'irrinunciabile contributo della classe politica.

Per iniziare a costruire una sorta di «laboratorio per un nuovo welfare della salute»  i promotori del Convegno, hanno inteso analizzare con linguaggi e competenze molteplici alcuni temi cruciali: la qualità ‘reale' dell'assistenza sanitaria italiana; la spesa socio-sanitaria tanto in rapporto alle prospettive federaliste quanto in considerazione dell'imprescindibile cornice europea in cui si inserisce il nostro Paese; i risvolti del difficile equilibrio da conseguire fra costi e cure sia per i casi di malattia dei più giovani, sia per quelli del crescente numero di anziani. La giornata di studio sarà aperta dai saluti del Rettore della Cattolica prof. Ornaghi, e del Presidente della Fondazione Besta dott. Bersani.

L'apporto di relatori qualificati - fra cui i professori dell'Università Cattolica Gualtiero Walter Ricciardi, Roberto Bernabei e Maria Luisa Di Pietro della Facoltà di Medicina e Chirurgia e il prof. Eugenio Anessi Pessina, della Facoltà di Economia, insieme con il prof. Giuseppe Profiti, presidente dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e la dott.ssa Matilde Leonardi della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta, - che presenterà anche i nuovi progetti di ricerca della Fondazione sullo stato vegetativo e di minima coscienza oltre ai risultati del Libro Bianco sull' Invalidità Civile in Italia- si affianca a quello di rappresentanti di associazioni come la AISLA, con il suo presidente dott. Mario Melazzini, e di esponenti politici come la sen. Maria Pia Garavaglia e l'on. Luca Volontè. Ciò per avviare una seria e concreta discussione sull'esigenza e la praticabilità di un welfare giusto del quale tutti i cittadini, sani e malati, tornino a essere i protagonisti. «La salute è un fattore centrale nel processo democratico - spiega ancora il prof. Pessina - e implica una revisione delle relazioni interpersonali e sociali. Ma soprattutto culturali».

Nota stampa

Condividi su: