Università Cattolica del Sacro Cuore

Parrocchie digitali. Insieme a distanza

 

Nei giorni drammatici della pandemia ci siamo resi conto di quanto fossero importanti le relazioni sociali e di quanto ci mancassero gli ambiti che le rendevano fruibili. Tra di essi un esempio è costituito dalle parrocchie, realtà di cui si conosce poco, per lo meno in rapporto al contributo che offre alla costruzione della comunità.

Per colmare questo vuoto conoscitivo è stata condotta una indagine nell’ambito di un progetto di ricerca triennale di rilevante interesse, finanziato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.

La ricerca, condotta da un’équipe multidisciplinare composta da sociologi, psicologi e pedagogisti e diretta da Lucia Boccacin è stata condotta tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. I dati sono stati raccolti mediante un questionario compilato dal parroco e somministrato on line ed ha coinvolto 420 parrocchie prevalentemente del nord Italia. Dopo la prima ondata è stata effettuata una seconda rilevazione cui hanno risposto 144 parrocchie in modo da intercettare i cambiamenti avvenuti durante la pandemia.

L’obiettivo della ricerca era di comprendere se e come nelle parrocchie si sviluppassero relazioni interpersonali e associative in grado di costruire ambiti di comunità e quale fosse il ruolo delle tecnologie digitali.

I primi risultati evidenziano frequenti scambi tra la parrocchia e altri stakeholder del territorio caratterizzati da indici mediamente buoni di fiducia e collaborazione presenti soprattutto nelle grandi parrocchie rispetto a quelle medie e piccole, a significare che nei contesti di grandi dimensioni emerge l’importanza di creare reti di relazioni significative con altri soggetti operanti nell’ambiente circostante la parrocchia. Da segnalare il fatto che le famiglie sono ampiamente coinvolte nella realizzazione di molte delle iniziative intraprese.

Per quanto riguarda le tecnologie digitali il cui utilizzo è risultato incrementato nella seconda rilevazione, gli strumenti maggiormente diffusi sono WhatsApp/Telegram (56,0%) e le e-mail (54,0%). Tra i social media, una parrocchia su due ha un account Facebook, molto più raramente un account Twitter o Instagram.

Il 70% delle parrocchie usa le tecnologie digitali per entrare in relazione con gli altri, mentre nel 24% dei casi il ricorso alle tecnologie è limitato alla finalità di facilitare l’accesso alle informazioni. Inoltre, quanto più il referente delle parrocchie è giovane, tanto più il profilo digitale tende a essere avanzato.

Già da questi primi dati emerge un contributo distintivo delle parrocchie nella costruzione della comunità, nel quale le relazioni interpersonali e digitali svolgono un ruolo cruciale. Tale apporto, che da sempre innerva capillarmente il tessuto del nostro paese, potrebbe costituire oggi un tesoro nascosto che merita di essere disvelato, soprattutto a fronte degli effetti prodotti dall’emergenza sanitaria in termini di isolamento sociale.