Università Cattolica del Sacro Cuore

Famiglia, infanzia e servizi educativi

 

Il volume a cura di D. Bramanti e M.L. Bosoni, Famiglie, infanzia e servizi educativi. Partecipazione, reti e alleanze, Quaderni del Centro Famiglia 33, Vita e Pensiero 2021, mette al centro l’infanzia, in particolare la prima infanzia, e gli attori impegnati oggi a rispondere alla sfida educativa: educatori, maestri e genitori.

Il testo è l’esito di un percorso di riflessione sulle relazioni educative nella prima e primissima infanzia frutto di numerose ricerche, realizzate prima e durante l’emergenza sanitaria con l’obiettivo di comprendere la relazione tra le agenzie di socializzazione (in particolare famiglia e scuola), che è stata messa alla prova durante la pandemia, dando vita a nuove interessanti proposte, ma anche a difficoltà e lontananza.

Questa riflessione si fonda anche nel rinnovato interesse per l’infanzia da parte della sociologia che, come evidenzia Bramanti, ha portato al centro il protagonismo dei bambini, visti come attori in grado di trasformare la realtà sociale di cui fanno parte. La pandemia ha messo fortemente alla prova la presenza attiva dei bambini, poiché nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria i bambini sono stati i grandi “assenti”, sono scomparsi dallo spazio pubblico. Molti hanno trovato nella dimensione privata della casa un ambiente protetto e sicuro, dove hanno atteso di poter tornare al centro di quella trama relazionale entro cui, necessariamente, deve avvenire la loro crescita, altri meno fortunati sono stati in famiglie con scarse risorse educative e poco tempo da dedicare ai più piccoli.

La centralità dell’infanzia, nei contributi che compongono il presente testo, viene considerata non in senso astratto, ma collocata nell’ambito di un intreccio relazionale che coinvolge relazioni primarie e secondarie, dando origine ad una articolata e partecipata prospettiva educativa nella quale intervengono, a vario titolo, figure diverse. L’educazione pertanto non può essere pensata come un insieme di azioni svolte da soggetti diversi in forma individuale, ma attraverso relazioni sociali concrete e reciproche.

Osservare le relazioni sociali consente di cogliere ciò che esse generano tra le persone, nei territori e nelle comunità in termini di benessere per i bambini e per le loro famiglie. In tale contesto corale è fondamentale costruire e mantenere buone relazioni tra tutti gli attori, relazioni fiduciarie, reciproche e collaborative, in altre parole relazioni generative di capitale sociale.

La riflessione più recente, di carattere sociologico e pedagogico, mette in luce il concetto di alleanza educativa, ampiamente richiamato anche nel contesto della riforma che, tra il 2015 e il 2017, ha istituito il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni.

Si tratta di una svolta centrale nel nostro Paese in quanto la riforma, nel dare pieno valore all’educazione nella prima infanzia, ne ha ridisegnato la governance, gli aspetti organizzativi e normativi, ha chiarito le finalità specifiche di ciascun attore ed i valori, dando alla collaborazione con le famiglie un peso rilevante. La relazione con le famiglie si caratterizza, quindi, come una relazione di alleanza, ovvero un patto di corresponsabilità tra servizi, scuole e famiglie entro cui si fonda la crescita e l’educazione delle nuove generazioni.

Organizzare e promuovere servizi all’infanzia che fronteggino in modo soddisfacente ed efficace le sfide che il cambiamento sociale – soprattutto oggi – impone, richiede capacità complesse, che includono un utilizzo innovativo delle nuove tecnologie, grande creatività e propensione alle relazioni.