Università Cattolica del Sacro Cuore

Invecchiare oggi. Gli aspetti sociali e relazionali della transizione all'età anziana

 

Il tema dell’aging è da tempo al centro del dibattito pubblico e scientifico in virtù di un progressivo invecchiamento della popolazione attestato dai principali istituti nazionali e internazionali di ricerca (Eurostat, Population, Ista). Tale fenomeno ha profondamente modificato la struttura anagrafica delle società imponendo nuove domande sulle condizioni di vita della popolazione anziana e sulle peculiarità del processo di invecchiamento in termini non solo bio-medici ma anche e soprattutto sociali e relazionali.

 

A partire da tali evidenze, la ricerca Redesign elderly, intergenerational solidarity and age friendly communities finanziata da Fondazione Cariplo e coordinata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, sotto la direzione della professoressa Donatella Bramanti, ha consentito di comprendere cosa avviene quando l’esperienza di anzianità, giocata in prevalenza all’interno delle relazioni familiari, viene messa in scacco dall’emergere di un evento critico, sia sul piano della salute, sia su quello delle risorse, o degli affetti. Nel momento in cui si cominciano a sperimentare i primi segni di fragilità che non consentono di vivere più in maniera totalmente indipendente, come si riorganizzano i soggetti e le loro reti familiari, chi riveste il ruolo di persona di riferimento per l’anziano? Quali tipologie di diadi (anziano e persona di riferimento) è possibile identificare? Che ricadute hanno le reti di supporto sul benessere complessivo dell’anziano e sulla possibilità di vivere la transizione come fonte non solo di rischi o perdite, ma anche di nuove risorse e potenzialità?

 

La ricerca ha dato voce - attraverso interviste diadiche in copresenza - a 62 coppie, costituite dall’anziana/o e della persona di riferimento da lei/lui segnalata come: un soggetto su cui potere fare affidamento in caso di bisogno.

A partire dal ricco materiale raccolto, attraverso l’analisi delle trascrizioni delle interviste emergono diverse tipologie diadiche in relazione a tre dimensioni:

a) la modalità di vivere la transizione alla fragilità;

b) la qualità del legame diadico;

c) il livello di supporto ricevuto.

 

Senza entrare nel dettaglio delle qualità che definiscono le tipologie identificate, l’analisi delle modalità di transizione, della rete di riferimento e della relazione diadica ci consente di ridefinire l’anzianità, la fragilità e la transizione a partire da un inedito punto di osservazione: la relazione. Infatti, la ricerca ha permesso di osservare la transizione dall’interno della relazione esistente fra la persona anziana e la persona di riferimento. L’anzianità, così come la fragilità, appaiono più legate ad un continuo processo di costruzione che esita dalla relazione di cura tra l’anziano e la sua rete primaria, piuttosto alle dimensioni bio-mediche o sociali. La transizione può quindi essere osservata e interpretata come un evento che interessa un’intera rete di soggetti e non un singolo individuo isolato.

 

L’impresa congiunta della transizione richiede pertanto un ripensamento dei sostegni alla fragilità delle persone anziane in un’ottica relazionale. Dall’esperienza concreta delle diadi, possiamo cogliere alcuni elementi importanti per delineare tale percorso: le diadi resilienti si dimostrano in grado di gestire al meglio le sfide poste dagli eventi critici perché mostrano più delle altre una capacità previsionale improntata al realismo, si adattano ai cambiamenti generando delle potenzialità (empowerment). In definitiva le diadi resilienti mostrano di gestire la transizione alla fragilità in maniera efficace, sono in grado di dare continuità, pur in presenza di eventi critici, a forme di invecchiamento attivo e di godere di una “vita buona” sia per l’anziano fragile che per la persona di riferimento.

 

I risultati della ricerca saranno presentati durante il convegno Anziani, transizione e fragilità. Un'impresa congiunta tra le generazioni, che si terrà presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Milano) venerdì 27 maggio 2022 a partire dalle ore 9.00. Per il programma completo e per le modalità di iscrizione sia in presenza sia online, scarica la locandina dell'evento.

 

Guarda il video della prof.ssa Bramanti a proposito della ricerca