Il progetto prevede la fornitura di dispositivi di protezione per il personale sanitario e per i pazienti dei due centri sanitari, l’installazione di apparecchiature per l’ossigenoterapia, ed in particolare promuove l’utilizzo dell’ecografo per l’esame toracico-polmonare in presenza di pazienti Covid-19. L’intervento viene realizzato presso l’Ospedale distrettuale di Namaacha e l’Ospedale materno-infantile di Mafuiane, che garantiscono l’intera copertura del Distretto di Maputo, in prossimità del Sudafrica, primo focolaio di Covid-19 in Africa-subsahariana.
L’esame ecografico nella diagnosi di patologia polmonare da COVID-19 offre infatti molti vantaggi: ampia versatilità clinica dello strumento, possibilità di esecuzione direttamente al letto del paziente evitando lo spostamento in altri locali o l’esposizione ad esami radiologici, facilità di disinfezione, ripetibilità nel tempo, valutazione fetale e polmonare eseguibili da un’unica figura in maniera contemporanea con conseguente abbattimento dell’esposizione di contatto tra personale clinico e pazienti, nel caso di donne in gravidanza. In particolare, l’ecografia toracica risulta essere un mezzo diagnostico dinamico, senza rischi, ed eseguibile anche a domicilio, se vi è disponibilità del dispositivo portatile, in grado di limitare situazioni di rischio di contagio presenti nel caso di trasporto del paziente presso presidi sanitari affollati. Inoltre, l’esame è in grado di intercettare le minime alterazioni iniziali della pneumopatia, di stimare un indice di gravità e di seguirne l’evoluzione. Insieme alla clinica, tale esame può divenire fondamentale per una diagnosi precoce e per un’adeguata valutazione prognostica a supporto della gestione del decorso clinico e dell’eventuale decisione di ospedalizzazione.