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Giovani adulti: la famiglia generativa favorisce l’indipendenza
Oggi la transizione dei giovani all’età adulta mette alla prova le relazioni familiari ancor più che nel passato, quando questo momento di passaggio era codificato da riti ben precisi. I profondi mutamenti intervenuti e il prolungamento della vita dei giovani in famiglia (evidenziato in Italia sin dal 1989 da Scabini e Donati) avevano portato a coniare il termine “giovani adulti” per indicare come essi siano caratterizzati da aspetti propri dell’età adulta e al medesimo tempo da caratteristiche della giovinezza.
In questa fase della vita dei giovani non si è ancora concluso il percorso che conduce dalla condizione di dipendenza dai genitori, in cui le relazioni sono caratterizzate da verticalità e asimmetria, a quella in cui i rapporti diventano più simmetrici, favorendo l’indipendenza del giovane. Col protrarsi nel tempo il processo di acquisizione della piena età adulta diviene più individuale e indefinito «negoziabile, poco ritualizzato e vissuto all’insegna dello sperimentalismo e dell’infinita possibilità di scelta» (M. Lanz, E. Marta, La transizione all’età adulta, in E. Scabini, V. Cigoli, a cura di, Alla ricerca del famigliare: il modello relazionale-simbolico, Cortina, Milano 2012, pp. 161-180).
Da una parte il procrastinarsi del momento del distacco ha portato all’aumentare della coesione familiare e all’attivazione di processi protettivi nei confronti della generazione giovane (una risposta funzionale che le famiglie offrono a una serie di problemi sociali), ma dall’altra può favorire una sorta di stallo generazionale e un rallentamento del compito evolutivo.
Si assiste a due movimenti contrapposti che caratterizzano il legame tra la generazione adulta e quella del giovane: all’interno della famiglia genitori e figli sembrano trarre un vantaggio psichico e relazionale; al contrario a livello sociale la distanza tra generazioni sembra aumentare sempre di più, tutelando maggiormente la generazione adulta.
Questo nuovo contesto sociale e culturale obbliga dunque la famiglia a domandarsi in quale modo le relazioni familiari debbano ristrutturarsi per diventare risorsa in favore della transizione del giovane. È proprio su questo aspetto che ha puntato uno dei numerosi approfondimenti del gruppo di ricerca del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia sui Giovani adulti intitolato Le relazioni familiari generative come risorsa per la transizione all’età adulta (M. Lanz, S. Tagliabue, A. Sorgente, pubblicato in D. Barni, a cura di, Studium 2017, vol. 2, La famiglia in transizione: sfide e risorse) che, a partire dai lavori di ricerca prodotti negli ultimi dieci anni, ha letto la transizione all'età adulta attraverso l'approccio relazionale intergenerazionale, prendendo in considerazione sia il sistema familiare nel suo complesso sia lo scambio relazionale, in termini di sostegno emotivo e finanziario.
Considerato che l’elemento critico per superare la transizione non sta tanto nel promuovere la fuoriuscita dei figli dalla casa di origine, ma nel favorire i processi di individuazione dei figli e di differenziazione della famiglia, i ricercatori hanno cercato di evidenziare le caratteristiche dei legami familiari che permettono alla famiglia, intesa come insieme di generazioni, di mettere alla prova la propria capacità generativa.
Le autrici hanno ripreso il modello di generatività familiare sviluppato da Marta, Lanz e Tagliabue (2012) che vede la generatività familiare come processo ed esito co-costruito all’interno delle relazioni familiari, dai genitori e dal figlio giovane adulto, che consente ai figli di effettuare il passaggio all’età adulta potendo contare sulla propria famiglia e ai genitori di non lasciarsi travolgere dalla sensazione di nido vuoto e di fine che il passaggio all’adultità dei figli potrebbe portare.
La ricerca, che ha preso in considerazione 160 nuclei familiari composti da padre, madre e almeno un figlio giovane adulto di età compresa tra i 21 e i 27 anni, ha messo in luce come i giovani possano essere co-generatori con i genitori di questo clima, che vede tutte le generazioni impegnate nel processo di influenzamento reciproco e parimenti protagonisti attivi. Una conferma che «la generatività sia fortemente forgiata nel contesto familiare, da cui può trarre linfa per la sua crescita o veleno per la sua trasformazione in stagnazione» (Le relazioni familiari generative come risorsa per la transizione all’età adulta, cit., p. 209).