Università Cattolica del Sacro Cuore

I Gruppi di Parola salvagente prezioso


Giocano e disegnano e intanto esprimono i pensieri, le emozioni, le domande e le paure che la separazione o il divorzio dei genitori ha sollevato. Bambini di età tra i 6 e gli 11 anni e adolescenti tra i 12 e i 15 anni riescono a farlo in un’esperienza di gruppo che si svolge in un ambiente accogliente in cui professionisti appositamente formati li aiutano ad affrontare le difficoltà legate ai cambiamenti familiari. I Gruppi di Parola sono al centro dell’attività di ricerca, intervento e formazione del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dal 2005, da quando Costanza Marzotto, responsabile per la formazione del Centro di Ateneo, ha introdotto in Italia questa pratica sul modello dell’esperienza canadese (C. Marzotto, a cura di, I Gruppi di Parola per i figli di genitori separati, Vita e Pensiero, Milano 2010).

Il Gruppo di Parola – articolato in quattro incontri di due ore ciascuno a cadenza settimanale – permette, attraverso lo scambio e il sostegno tra pari, di uscire dall’isolamento e di trovare modi per dialogare con i genitori, che sono anch’essi coinvolti, dalla fase di informazione e autorizzazione per i figli alla partecipazione all’incontro conclusivo del gruppo, fino al colloquio di approfondimento realizzato a distanza di un mese dalla fine del percorso. Si tratta dunque di una risorsa che può ben integrarsi con la
Mediazione Familiare rivolta ai genitori separati o in fase di separazione per il raggiungimento di accordi.

Negli anni un’équipe del Centro ha messo a punto un modello di intervento specifico grazie anche al contributo teorico dell’approccio relazionale-simbolico e all’esperienza clinica ormai consolidata (C. Marzotto, a cura di, 2010; 2015). Presso il
Servizio di Psicologia clinica per la coppia e la famiglia sono stati condotti più di 20 Gruppi di parola. Nel 2011 è stato istituito l’Osservatorio per i Gruppi di parola per monitorare l’esperienza nel nostro paese e continuare la ricerca. Tale intervento ha una sua specificità ed è identificato con la denominazione “gruppo di parola” e il suo relativo logo (marchio depositato il 12 aprile 2013).


 


 

Il Centro di Ateneo ha altresì promosso percorsi formativi rivolti agli operatori: dal 2005 ad oggi ne sono stati realizzati complessivamente 15 nelle tre sedi di Milano, Roma e Napoli per un totale di circa 270 professionisti accreditati dall’Università Cattolica – Servizio Formazione Permanente attivi in studi professionali, consultori familiari, servizi per la famiglia, ecc. Sono ad oggi 18 le regioni in cui è presente questa risorsa qualificata.

Inoltre sono stati sperimentati Gruppi di Parola con bambini e ragazzi orfani di un genitore, con figli collocati in affidamento/adozione, con bambini appartenenti a famiglie affidatarie per dialogare con i propri genitori sul delicato tema dell’affido e della sua temporalità.

Lo scorso mese di novembre 2017 ha preso avvio il Progetto “Gruppi di parola, una risorsa per i figli dei genitori separati” promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, il Servizio di psicologia clinica per la coppia e la famiglia di Milano, il Consultorio di Roma e l’Istituto Toniolo con il Consultorio di Napoli, presso i quali saranno attivati – a titolo gratuito – 6 gruppi per bambini ed adolescenti. Il progetto, che ha anche l’obiettivo di mappare le esperienze realizzate sul territorio italiano e di promuovere un network nazionale di professionisti formati alla conduzione dei Gruppi di Parola, attraverso laboratori per il confronto e la revisione della pratica, prevede anche la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione, attraverso l’utilizzo dei materiali che saranno prodotti dai bambini e dai ragazzi nel corso della partecipazione ai gruppi di parola.

Un’interessante attività di ricerca è stata avviata per approfondire la valutazione del percorso Gruppo di parola da parte dei bambini e degli adolescenti partecipanti e dei loro genitori [Molgora S., Fusar Poli C., Marzotto C. & Tamanza G. (2017) Putting Words to the Experience: An Italian Group Intervention for Children of Separated Parents, Journal of Divorce & Remarriage, 58:2, 134-144]. Al progetto, i cui risultati saranno presentati nell’ambito di un convegno nell’autunno del 2018, è legato anche l’avvio di una iniziativa finalizzata alla promozione di una “Carta dei diritti dei bambini nella separazione”, pensata come strumento di tutela e protezione comprensibile e utilizzabile direttamente dai bambini e dai ragazzi coinvolti nell’esperienza della separazione dei genitori. I principi fondanti della Carta saranno ispirati alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Staff: Costanza Marzotto (Responsabile), Marta Bonadonna, Paola Farinacci